sabato 26 gennaio 2008

Nuovo look

Cari Magnablogghers;

in cerca di migliorare abbiamo cambiato il layout del blog. Che ne pensate? Inviateci le vostre opinioni!

Sondaggio sui gusti sessuali

Ridateci l'orco

Il pallavolista Luigi Mastrangelo


Le donne bocciano i calciatori: “Poco virili, meglio pallavolisti e rugbisti”
MICHELA TAMBURRINO

Diciamocela tutta, dei calciatori non se ne poteva più. Ricchi svogliati, adesso che si fingono pure intelligenti, è ancora peggio. Così le donne hanno voltato pagina eleggendo, secondo una ricerca a tema, come maschio più appetibile del mondo sempre uno sportivo ma un pallavolista.

A pelle lo sapevamo già, adesso c’è pure la prova «scientifica»: l’inchiesta dei sessuologi dell’associazione «Donne e Qualità della vita». I dati non si limitano a stravolgere una certezza, ma girano il coltello nella piaga e approfondisce un aspetto scabroso: che cosa odiano le donne dei calciatori. E qui si apre una voragine ai limiti dell’insulto pesante: «fighetti e schiavi della moda», poco virili, troppo narcisi. Al contrario piacciono, e molto, pallavolisti e rugbisti: il 23% si spera di sole donne, adora la loro forza fisica. Come dire: ridateci l’orco. A partire da quel Sébastian Chabal che tutte abbiamo visto in tv agli ultimi mondiali: alto, forte, barbuto, certamente non troppo gentile nei modi.

Gli sport «minori» non fanno l’uomo minore, anzi. Date un’occhiata Merito della televisione satellitare che li ha resuscitati dal silenzio tombale di anni, merito della pubblicità alla ricerca di nuovi testimonial, più freschi, più a buon mercato, dettaglio quest’ultimo non da poco. Scendendo sempre più a fondo nella scala del piacere, la domanda clou premia un mito, purtroppo sconosciuto alle non addette ai lavori: l’italiano ideale per una notte d’amore risulta, a furor di femmina, il campione europeo di volley Luigi Mastrangelo. «Mastro» come lo chiamano i compagni di squadra, un energumeno da paura celebrato da Internet, alto due metri, muscoli scolpiti, persino simpatico.



Simpaticissimo assicura Serena Autieri, sua amica da tempo: «Con Luigi ci conosciamo bene, come conosco sua moglie e il suo bambino. Non mi stupisce che stia in testa alle preferenze perché è un bravissimo campione, è un ragazzone di due metri d’altezza che ha un suo appeal. La verità è che questi atleti che per vari motivi non arrivano a diventare star, rimangono semplici, veri, spontanei. Sulla bellezza non mi sbilancio, è soggettiva. Io per esempio non amo il bello classico anche se dei belli veri hanno attraversato la mia vita. Oltretutto non vado per categorie, però posso dire che gli sportivi mi piacciono, sono sani, soprattutto apprezzo quelli che fanno giochi in squadra. Sono anche molto amica di Cannavaro e di Ferrara, due ragazzi della mia città molto simpatici. Però sono attratta più dalla testa degli uomini che dal loro fisico».
Alba Parietti non disdegna, anche se nel suo palmarès figurano soprattutto intellettuali. «I belli non dispiacciono e il fascino sportivo ha sempre fatto breccia. Anche la donna si evolve e così rivelare che l’aspirazione massima è essere accompagnata da un calciatore fa un po’ vecchio stile. Come un uomo che non confesserebbe mai di aspirare a una velina, Crea un’immagine di poco spessore. Vorrei vedere però una di queste intervistate che ha schifato la categoria, se davanti a un calciatore bello e famoso che le corteggia sarebbero capaci di dire di no. Dubito. Nel mio parterre ci sono uomini molto più grandi di me, intellettuali ai quali chiedevo insegnamenti. Oggi, forse perché sono più sicura, non disdegnerei un trentenne o un quarantenne. cerco energia adesso e i cinquantenni sono pieni di paranoie».

Pragmatica Simona Izzo va alla sostanza: «I calciatori sono tutti presi e le donne vogliono puntare sui disponibili. I canali tematici aiutano a scegliere tra diverse categorie sportive e la fantasia galoppa. Io non ho mai subito il fascino del calciatore, ma devo riconoscere che è cambiata l’immagine dello sportivo e non da oggi. Penso a Mennea plurilaureato e a chi si coltiva oltre la forma fisica. Comunque sarebbe più confortante se l’ideale maschile fosse uno scrittore come Sandro Veronesi».


Ragazze e ragazzi che ne pensate? Date un'occhiata alle foto ed enviateci i vostri commenti!
Anche in Spagna la pensate così?

giovedì 17 gennaio 2008

emergenza rifiuti in campania

La situazione dei rifiuti in Campania è uno stato di emergenza che riguarda lo smaltimento della spazzatura a Napoli e nella regione di cui è capoluogo. Si considera in stato di emergenza dal 1994, quando venne nominato il primo Commissario di Governo per risolvere la situazione.


Beppe Grillo scrive nel suo blog:

L'inceneritore di Terni è stato chiuso. Si ipotizza il reato di disastro ambientale. Gli inceneritori sono antistorici e producono diossina e nanoparticelle. Se quello che scrivo è vero e documentato, allora sotto accusa devono finire in futuro tutti coloro che sono responsabili di morti di tumori: i politici, gli amministratori, gli imprenditori con i soldi del CIP6 della bolletta dell'energia elettrica.

Se ciò che dico è falso, invito i piazzisti degli inceneritori a dimostrare il contrario su questo blog.

BIÙTIFUL CAUNTRI


Gli risponde
Alberto Lucarelli, Ordinario di diritto pubblico dell’Università Federico II di Napoli:

"Caro Beppe,

temo che le decisioni politiche degli ultimi giorni sul "caso Pianura" in Campania intendano utilizzare l'emergenza per legittimare ed adottare scelte di lungo periodo[...].


Secondo Legambiente CampaniaLa soluzione del problema della gestione dei rifiuti non è sicuramente semplice ma è tuttavia chiaro che sotterrare i rifiuti in discaric
a o incenerirli è impresa costosa ed accompagnata da rischi non trascurabili. Il corretto approccio invece vede nella gestione integrata, che contempla il concorso di piú modalità operative e la collaborazione di tutti, singoli e istituzioni, la migliore strategia e nel rispetto delle quattro priorità introdotte dal Decreto Ronchi, la regola delle “quattro erre”, l’enucleazione del processo da adottare:

Riduzione
Riutilizzo
Riciclo
Recupero


Cosa ne pensi di questa notizia?

  • Hai mai vissuto una situazione del genere?
  • Hai conosciuto un’emergenza simile nel tuo paese?
  • Quali pensi che possano essere le cause di questa situazione?
  • Secondo te, cosa si potrebbe fare per risolvere il problema?
  • Cosa potrebbe fare l’amministrazione?
  • Cosa potrebbero fare i singoli cittadini?


Ancora il tintore della Fontana di Trevi...

Una pioggia di sfere colorate ha invaso la scalinata di Trinità dei Monti
I vigili hanno fermato Graziano Cecchini, già autore del blitz dello scorso ottobre

Palline di plastica in piazza di Spagna l'autore "colorò" Fontana di Trevi

L'azione "ha uno sponsor" per via del costo, 20.000 euro


Le palline lanciate in piazza di Spagna

ROMA - Cinquecentomila palline di plastica colorate sono state lanciate a Roma da Trinità dei Monti, rimbalzando sulla famosa scalinata, sino ad arrivare ai piedi della "Barcaccia", la fontana di Piazza di Spagna, tra lo stupore di passanti e turisti. Molti di loro hanno raccolto le palline per portarle via come "ricordo indimenticabile di questa vicenda". Autore del gesto, Graziano Cecchini, l'uomo che tinse di rosso l'acqua della Fontana di Trevi nell'ottobre scorso. "E' un'operazione artistica che documenta con l'arte il problema che abbiamo in Italia - ha detto lo stesso Cecchini sul posto - ci raccontano tante bugie che non sono né di destra né di sinistra".

GUARDA LE FOTO - GUARDA IL VIDEO

IL PRECEDENTE: FONTANA DI TREVI

Cecchini è in stato di fermo insieme ad altre tre persone (una delle quali minorenne) con l'accusa di interruzione di pubblico servizio. Domattina sarà processato per direttissima. A bloccarlo sono stati i carabinieri, arrivati in piazza di Spagna immediatamente dopo l'azione rivendicata con un volantino. Sul quale si legge: "Tattarattatà: i fratelli d'Italia si son rotti le palle. Dal rosso Trevi alla quadricromia. Noi futuristi ascendiamo verso le vette più eccelse e più radiose e ci proclamiamo signori della luce perché già beviamo alle vive fonti del sole. Una macchia di colore vi tumulerà. Noi siam da tempo calpesti, derisi, perché non abbiam governi decisi".

Per compiere il gesto, Cecchini si è addirittura procurato uno sponsor: un sito internet di suonerie per cellulari, il cui logo campeggiava sul giubbino che aveva indosso. C'era bisogno di uno sponsor, ha spiegato, a causa del costo elevato dell'operazione ("20 mila euro"), molto di più di quanto "investì" lo scorso ottobre per acquistare il colorante rosso con il quale tinse l'acqua della Fontana di Trevi.

I vigili urbani hanno chiuso la scalinata di Piazza di Spagna e l'area attorno alla fontana per permettere all'Ama di ripulire, un'operazione terminata poco dopo le 14. Cecchini verrà con molta probabilità multato, con "un ammontare variabile come spiegano i vigili. Il Comune ha intenzione di chiedere i danni.

"Un comportamento inaccettabile. Errare humanum est, perseverare è diabolico - ha commentato l'assessore comunale alla Sicurezza, Jean Leonard Touadi - la ricerca di pubblicità a spese dell'immagine di una città non è divertente. Certo, se uno fa le cose una volta e non accade nulla si permette di rifarlo, soprattutto se diventa un eroe e viene accolto in tutte le tv".

(16 gennaio 2008)

Pensate che questo tipo di performance siano delle vere azioni di protesta? Lasciate i vostri commenti!

domenica 13 gennaio 2008

Troppa gomma da masticare?

STUDIO SUL BRITISH MEDICAL JOURNAL

Troppo chewingum: rischi anche seri

Segnalati casi di dolori allo stomaco e diarrea gravi per i «fanatici»



LONDRA - Masticare troppe gomme con dolcificante può provocare gravi perdite di peso e violenti attacchi di diarrea: lo afferma uno studio pubblicato sul British Medical Journal, che punta il dito in particolare contro il sorbitolo, uno dei dolcificanti più utilizzati per i chewing gum. Un'accusa che è stata respinta dai produttori di gomme, che evidenziano come il sorbitolo sia un prodotto sicuro, ricordando che sui pacchetti c'è comunque un avvertenza a non esagerare con il consumo di gomme 'sugar-freè. Lo studio, svolto in Germania, cita il caso di due persone che si sono sentite male dopo aver per parecchio tempo masticato 20 gomme al giorno. Una donna menzionata nell'articolo ha sofferto di diarrea e dolori allo stomaco per otto mesi, sottoponendosi a molti esami medici, prima di capire che la colpa era della sua sfrenata passione per le gomme da masticare. Nel frattempo, aveva perso ben 11 chili. In un altro caso, un uomo ha perso 22 chili in un anno a causa della perdurante diarrea. Tutti e due consumavano tra i 20 e 30 grammi di sorbitolo al giorno: ogni gomma ha in media 1,25 grammi di dolcificante.




I RISCHI - Per uno dei ricercatori, Juergen Bauditz del dipartimento di Gastroenterologia dell'ospedale universitario Charite di Berlino, 5-20 grammi di sorbitolo sono in grado di provocare piccoli problemi allo stomaco come crampi e gonfiore. Oltre i 20 grammi ci possono essere problemi più seri, come quelli dei due casi citati. Un portavoce in Gran Bretagna della Wrigley, casa produttrice di molte gomme in commercio, ha detto che sui pacchetti c'è chiaramente l'avvertenza che un consumo eccessivo può avere effetti lassativi. «Il sorbitolo è presente naturalmente in molti frutti come pere, prugne, ciliegie, datteri, albicocche, pesche e mele - ha detto - E ci sono studi che vanno indietro di vent'anni che avvertono sull'effetto lassativo che può avere l'eccesso di sorbitolo su alcuni individui. Ma la sua sicurezza è stata comprovata da organismi internazionali, come il comitato congiunto Oms/Fao sugli additivi alimentari».


11 gennaio 2008

venerdì 11 gennaio 2008

L'ultimo film di Puccioni

Arriva nelle sale il film di Puccioni amato al Festival di Berlino, e già venduto in molti paesi. "Volevo raccontare la realtà italiana, ma senza sociologismi".

Lei, lei e il ragazzo clandestino. In "Riparo" un triangolo impossibile

La relazione lesbica tra un'imprenditrice e un'operaia sconvolta da un ragazzino straniero.
La protagonista, Maria De Medeiros: "Una storia d'amore e di potere".
di CLAUDIA MORGOGLIONE


i

Antonia Liskova e Maria De Medeiros

ROMA - Un triangolo amoroso impossibile. Una love story destinata a scontrarsi con le differenze economiche, sociali ed etniche fra i tre protagonisti. Un rapporto lesbico che si infrange quando nella vita delle due donne irrompe un ragazzino extracomunitario, clandestino. Ma Riparo - il film di Marco Simon Puccioni accolto con entusiasmo al Festival di Berlino 2007, e ora in uscita nelle nostre sale - non è solo un melodramma a tinte forti. E' anche uno spaccato della nostra Italia (la vicenda è ambientata nella ricca provincia di Udine): Paese in cui si può non essere accettati per la propria sessualità, o perché non si hanno abbastanza soldi, o perché il lavoro è sempre precario. O perché si è uno dei tanti stranieri invisibili.

GUARDA LE IMMAGINI

Temi forti, dunque. Per una pellicola che si inserisce anche in un filone di rinnovato interesse per il Nordest, già testimoniato da opere recenti come La ragazza del lago e La giusta distanza. Qui però c'è una particolarità in più. Visto che Riparo è un film italiano con tre protagonisti stranieri: la sempre brava e carismatica Maria De Medeiros (attrice portoghese residente in Francia, amatissima in tutta Europa); la slovacca ormai trapiantata nel nostro Paese Antonia Liskova (volto noto di tante fiction, a partire da Incantesimo); e infine, nella parte del ragazzino che sconvolge il loro menage, il marocchino residente in Francia Mounir Ouadi.

Un attore non professionista, che la vita borderline la sperimenta - come rivela il regista - "sulla propria pelle". E che, proprio per il suo stile di vita ai margini, oggi non partecipa alla presentazione ufficiale del film: "Lui è davvero un invisibile - racconta Puccioni - speravo che il lavoro con noi lo aiutasse a interrompere il suo percorso di devianza, ma forse non è stato così: per oggettiva difficoltà, per sfiducia in se stessi".

Ma veniamo al film. Tutto comincia quando le friulane Anna (Maria De Madeiros) e Mara (Antonia Liskova), protagoniste di una storia d'amore intensa ma problematica (Mara lavora come operaia nell'azienda di famiglia di Anna), tornano da una vacanza in Tunisia. Dopo aver passato la frontiera, dal bagagliaio della loro auto spunta un ragazzino straniero, molto probabilmente minorenne. Anna, per desiderio di maternità inespresso o per senso di colpa sociale, si interessa subito a lui. Fino a ospitarlo nella casa in cui vive con la partner, che è invece assai poco felice per la presenza di un terzo incomodo. Sempre grazie ad Anna il ragazzino, Anis, trova un lavoro. Sembra quindi che lo strano terzetto possa trovare una sorta di equilibrio - un riparo, come suggerisce il titolo.

Il problema è che ognuno dei tre personaggi in realtà non è in pace con se stesso, e vive una diversa forma di non accettazione: Anna perché i parenti, e in particolare la madre, non digeriscono la sua omosessualità; Mara perché dipende totalmente, nella vita e nel lavoro, dalla compagna, e per il pessimo rapporto col padre ormai moribondo; e Anis perché è un ragazzino senza niente in terra straniera, che non capisce il rapporto lesbico tra le due donne che lo ospitano. E che finisce per innamorarsi di una delle due. Tutte tensioni che, inevitabilmente, arrivano a esplodere. Mandando in frantumi il fragilissimo equilibrio precedente, in un finale volutamente aperto.

Un film amato dal pubblico di Berlino e degli altri festival in cui è stato proposto, che ha ottenuto ottime recensioni dei critici internazionali - New York Times compreso - ed è stato già venduto in molti paesi, dalla Spagna agli Stati Uniti. E che però rischiava di non uscire dai noi, per la difficoltà di trovare sale per piccole opere indipendenti. Così alla fine il produttore Mario Mazzarotto ha deciso di investire di tasca propria e di creare, con altri colleghi, una nuova società di distribuzione, la Movimentofilm, riuscendo a portare Riparo nei cinema.

Così adesso il pubblico italiano potrà vedere un film che - come spiega il regista - "voleva parlare della nostra realtà sociale, non con un approccio ideologico o sociologico, ma attraverso il rapporto emotivo, affettivo, tra i personaggi". E che si regge molto sulle due interpreti femminili, spesso impegnate in scene intense.

"All'inizio credevo di non farcela - racconta Maria De Medeiros, che è anche regista e cantante, e che domani tiene un concerto all'Auditorium di Roma - visto che io con il Friuli non c'entro nulla. Ma Marco mi ha convinto. E ne sono felice, perché si tratta di una storia con tanti livelli di lettura: il triangolo amoroso; i rapporti di potere che entrano in quelli affettivi (in questo senso è un film politico, anche se la cosa non è più di moda); il legame tra l'Europa ricca e il Sud povero". Tutte contraddizioni difficili da sanare.

(10 gennaio 2008)

mercoledì 9 gennaio 2008

Curiosità politica.

Ecco l'ultima della politica italiana. Clicca qui, leggi e ascolta...



Guardate il filmato e diteci cosa pensate dei politici.

Via col raffreddore!!!

Metti a dieta il raffreddore

di Aldo Conti
Una delle migliori difese contro i malanni di stagione è il nostro sistema immunitario naturale. si consiglia di seguire una dieta bilanciata e uno stile di vita salutare

Con l'arrivo del freddo invernale arrivano anche influenze e raffreddori, e subito scatta la corsa al vaccino e, magari, agli integratori alimentari. In realtà, avvertono molti medici, più che in farmacia converrebbe correre in cucina. Una delle migliori difese contro i malanni di stagione è infatti
il nostro sistema immunitario naturale, che è però estremamente complicato e ha bisogno di nutrienti essenziali. Poiché la salute del sistema immunitario riflette quella generale dell'organismo, non bisogna stupirsi se le raccomandazioni sono le stesse fatte per prevenire altri malanni meno stagionali: in particolare, si consiglia di seguire una dieta bilanciata e uno stile di vita salutare.

I rimedi della nonna

La prima raccomandazione dei medici è sempre la stessa: riempire i piatti di frutta e di verdura, per circa due terzi della dieta. Le vitamine, specialmente A e C, contenute nella frutta sono essenziali per la riproduzione dei linfociti, le cellule del corpo deputate a individuare e distruggere gli agenti patogeni, tra cui i virus che causano influenza e raffreddore. In assenza di vitamine i linfociti non riescono a riprodursi a un ritmo sufficiente a contrastare un'infezione: il risultato è una malattia. Le arance e gli agrumi in genere sono una buona fonte di vitamina C, ma sicuramente non bastano. Poiché di solito le sostanze che conferiscono ai vegetali il loro colore sono antiossidanti, la scelta migliore è consumare frutta e verdura di colore diverso, per garantirci la massima varietà di queste utilissime sostanze.


Dieta sana: il rimedio migliore

Per il buon funzionamento del sistema immunitario sono però necessarie anche le proteine, che servono al corpo per produrre nuove cellule, compresi i linfociti. Il consumo corretto giornaliero è tra 0,8 e 1 grammo di proteine per ogni chilo di peso, ma attenzione anche alla qualità. Meglio scegliere pesce e carni bianche, meno abbondanti in grassi, che hanno un effetto depressivo sul sistema immunitario. Un'ultima raccomandazione , forse molto difficile da seguire nel nostro paese, è quella di rimpiazzare almeno un caffè al giorno con una tazza di tè verde. Un particolare antiossidante del tè verde si è dimostrato in grado di rallentare la riproduzione degli adenovirus, che sono tra i responsabili del raffreddore.
(07 gennaio 2008)

E tu che fai per evitare i raffreddori?

domenica 6 gennaio 2008

Tuzki o emoticon?

Tuzki (兔斯基): la moda delle emoticon Made in China


I Tuzkis

I Tuzkis sono delle emoticon/smiley molto diffusi online, note soprattutto a chi è utente di programmi di instant messaging. Anzi la loro diffusione è già un vero e proprio record, nessuna serie di emoticon ha mai fatto meglio, come fa notare anche Maestro Alberto. E questo è dovuto soprattutto al fatto che i Tuzkis sono un prodotto cinese, che in patria gode di un successo straordinario (20 milioni le usano su MSN, 150 milioni le usano su Tencent QQ).

Le nostre emoticon/smile

I Tuzkis sono una quarantina di animazioni raffiguranti dei teneri coniglietti molto stilizzati, molto efficaci per esprimere sentimenti, stati d’animo e punti di vista. Il successo straordinario in Cina dei Tuzkis - che stanno arricchendo lo studente che li ha inventati, Wang Momo - potrebbe fare il bis in occidente. In questo modo la colonizzazione cinese dei mercati troverebbe un’ulteriore obiettivo di conquista. Ma, per una volta, con un prodotto di qualità.


mercoledì 2 gennaio 2008

Migliorare la vita a Milano

Dal 2 gennaio obbligo di ticket per chi entra nella Cerchia dei Bastioni
Finora attivati meno di 3000 tagliandi, in panne il sito del Comune


Smog a Milano

Milano, scatta l'ora dell'Ecopass
multe salate per chi sgarra

Chi entra nell'area limitata senza biglietto rischia da 70 a 275 euro di contravvenzione

MILANO - Un biglietto per respirare meglio. Dopo Londra, Toronto, Singapore e Stoccolma, è la volta di Milano, prima città italiana a introdurre il pedaggio di circolazione. Il 2 gennaio è la data d'avvio di Ecopass, il ticket antismog che le auto con emissioni più nocive dovranno pagare per entrare nel centro del capoluogo lombardo. Una soluzione per migliorare la qualità dell'aria, ridurre il traffico e ottenere risorse da investire nel trasporto pubblico e nell'ambiente. Il provvedimento interessa circa il 50% delle auto private e l'80% dei veicoli commerciali. Una "pollution charge" che tocca soltanto i mezzi più inquinanti con tariffe modulate a seconda della quantità di gas tossici prodotta dagli scarichi.

Gli orari e i costi
. Le auto più dannose per l'ambiente che tra le 7.30 e le 19.30 dei giorni feriali vorranno entrare dentro la Cerchia dei Bastioni attraverso uno dei 43 varchi di ingresso dotati di telecamere, dovranno pagare un pedaggio giornaliero dai 2 ai 10 euro. Le auto più moderne (benzina Euro3 e Euro4 e diesel Euro4 con filtro antiparticolato), quelle ecologiche, i ciclomotori e i motocicli saranno invece esentati.

I cartelli Ecopass a Milano


Per chi sgarra. Se si circola nella zona a traffico limitato Cerchia dei Bastioni senza aver attivato Ecopass entro il giorno successivo all'ingresso, oppure se viene richiesto un Ecopass con classe di inquinamento inferiore, oppure se non si è autorizzati a circolare, si commette una violazione dell'articolo 7 comma 14 del Codice della strada, che prevede la sanzione amministrativa di una somma da 70 euro a 275 euro. La stessa sanzione è prevista per la violazione del divieto di accesso dei veicoli superiori a sette metri.

Le previsioni. Grazie all'Ecopass, la concentrazione di polveri sottili nell'aria del centro sarà ridotta del 30% e il traffico alleggerito del 10%. Sulla base di queste previsioni, alla fine del 2008 sarà condotta la verifica dopo il primo anno di sperimentazione.

Gli investimenti
. Grazie a un piano di investimenti da 3 miliardi e mezzo, finanziato anche dal governo con il Tavolo per Milano, il Comune ha programmato la realizzazione di nuove linee metropolitane e il potenziamento del trasporto pubblico. E i 24 milioni di entrate dai proventi del pedaggio già messi nel bilancio comunale per il 2008 saranno impiegati - così ha assicurato la giunta - a favore dell'ambiente e della mobilità sostenibile.


I malumori. L'introduzione di Ecopass ha creato da più parti malumori e opposizione. I sindaci dell'hinterland milanese hanno osteggiato il ticket come una "tassa per i pendolari", e anche nella maggioranza - dopo le perplessità sollevate da Silvio Berlusconi - si sono alzate voci contrarie, al punto che un assessore, Carla De Albertis, ha perso il posto dopo aver annunciato il voto contrario al provvedimento. Per dimostrare la propria risolutezza, il sindaco Letizia Moratti si è rivolta direttamente ai milanesi, invitandoli poco prima di Natale con una lettera a "una forte partecipazione".

La partecipazione dei cittadini. Finora è stata timida, complici anche le festività e i disguidi tecnici che hanno colpito il sito del Comune e il numero verde attraverso i quali, da qualche giorno, si possono acquistare i ticket (nella formula del permesso giornaliero, dell'abbonamento per i residenti del centro e del carnet scontato per i primi 100 ingressi). Alla vigilia dell'entrata in vigore di Ecopass sono stati attivati meno di 3.000 tagliandi. Ma a parte i disagi tecnici dell'avvio, il vero banco di prova per testare il sistema sarà il 7 gennaio, primo lunedì dopo il rientro dalle vacanze di fine anno.

I risultati nel mondo. Ovunque sia stata applicata, la misura ha prodotto risultati positivi. A Londra il traffico è diminuito del 26%, l'inquinamento del 15%, mentre circa 70 milioni di sterline di introiti finanziano il potenziamento del trasporto pubblico. A Toronto il tempo impiegato per raggiungere la città è diminuito del 50%. A Singapore il traffico è calato del 13%, a Stoccolma del 25%, con una riduzione dell'inquinamento atmosferico del 14% e il 10% in meno di incidenti stradali e quindi meno morti.

(1 gennaio 2008)