martedì 23 ottobre 2007

I prof del futuro

Sorpresa per il boom di richieste di ammissione ai corsi di specializzazione post laurea
In tutte le regioni gli aspiranti sono fino a 5 volte i posti disponibili. E il precariato incombe...

Denigrati, stanchi e malpagati
ma c'è la corsa a diventare prof

di SALVO INTRAVAIA




Malpagati, in calo nella scala della considerazione sociale, chiamati in causa in prima persona in vicende che mostrano solo il lato oscuro della scuola. Eppure il mestiere dell'insegnante sembra ritrovare nuovo appeal tra i giovani laureati. O, almeno, a guardare i dati sembra sia così: una vera corsa alla cattedra. Quest'anno, il numero di coloro che desiderano insegnare in una scuola media o superiore è di gran lunga maggiore ai posti messi a disposizione dal ministero dell'Università. Un fenomeno che assomiglia tanto alla "lotta" per conquistare un posto nelle facoltà a numero chiuso, come Medicina e Architettura.

I numeri sono ancora provvisori ma l'incremento di richieste rispetto allo scorso anno si aggira attorno al 15/20 per cento. Notizia sorprendente e in contgrotendenza. Che già solleva una prima preoccupazione: se infatti tutti aspiranti professori dovessero riuscire nell'intento le graduatorie dei supplenti non si esaurirebbero mai.

Secondo i primi dati forniti dal giornale on line "La Tecnica della scuola", a fronte di 820 posti disponibili nelle Ssis (le Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario), in Toscana agli scritti si sono presentati in 2.895. Le cose non cambiano se ci si sposta a Milano, dove il numero di chi desidera sedersi dietro una cattedra è due volte e mezzo superiore alle disponibilità.

Negli anni passati, questo vero e proprio boom di "vocazioni" non si è registrato. E il fenomeno assume dimensioni più interessanti al Sud, da sempre patria dei precari della scuola. In Campania per poco più di 800 posti si sono presentati in 3 mila e 300 e a Messina addirittura il numero è di 5 volte superiore ai posti: 2.484 aspiranti per 472 posti. Per l'anno accademico 2007/2008 in tutta Italia sono stati messi a disposizione 11 mila posti.

Una richiesta che ha destato sorprese. Anche perché per coloro che si sono iscritti quest'anno alle Ssis, in attesa dei nuovi sistemi di reclutamento, le porte delle graduatorie sarebbero chiuse. A meno che di fronte alle pressanti richieste le liste dei supplenti si riaprano. Il boom dei sissini (come vengono chiamati coloro che, dopo avere conseguito una laurea, per insegnare devono seguire un corso biennale di specializzazione) è forse da ricercare nei propositi della classe politica italiana di modificare il meccanismo di reclutamento degli insegnanti. La norma attualmente in vigore, messa a punto dalla Moratti ma bloccata dal governo Prodi, prevede per i futuri professori un periodo di studio e tirocinio ancora più lungo di quello passato. Nella Finanziaria 2008 l'esecutivo ha previsto una delega al ministro Fioroni per modificare l'iter di assunzione dei docenti della scuola. Una modalità che si prefigge lo scopo di avvicinare la classe insegnante alle esigenze degli alunni e di una scuola moderna. Ma quanti anni occorreranno per sedere in cattedra? Nessuno lo sa. E nel frattempo, con ogni probabilità, chi ha già una laurea "vecchio tipo" da mettere a frutto per insegnare non vuole farsi scappare l'occasione.

(23 ottobre 2007)

mercoledì 17 ottobre 2007

SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA


PROGRAMMA

VII SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO

22 OTT


ore 18 “In alto mare”
Presentazione del ciclo di film in programmazione
Il mare da attraversare, il mare come esilio, il mare come evasione: tre aspetti del mare nel cinema italiano contemporaneo
ore 18.30 FILM: Nuovomondo

24 OTT

ore 1
8 FILM: Lamerica

25 OTT

ore 17
“Cinque libri di mare “
Illustrazione dei libri di lettura per gli studenti scelti dal Dipartimento di Italiano per l’a.a. 2007-8
Viviana Trevi (Dip. Di filologia Francese e Italiana)
L’isola di Arturo, di Elsa Morante, Novecento, di Alessandro Baricco
Il bar sotto il mare, di Stefano Benni,
Un filo di fumo , di Andrea Camilleri,
Donna di Porto Pim, di Antonio Tabucchi – e altro.
Un viaggio per mare nella narrativa italiana contemporanea.

26 OTT

Ore 18
“Com’è profondo il mare”
Il mare nella musica leggera italiana
Angelo De Castro (Centro Leopardi)
La forza ispiratrice del mare nella canzone italiana.

ALTRI FILM CICLO CINEMA ITALIANO

30 ott. Mediterraneo;

6 nov.
Sapore di mare

13 nov.
Ferie d’agosto
(sempre ore 18)

I film saranno brevemente presentati dalla Prof.ssa Viviana Trevi, lettore di Italiano del Dipartimento di Filologia Francese e Italiana

Le proiezioni si terranno nella Facoltà di Filologia – aula S02

domenica 14 ottobre 2007

I mali del mondo

Religione,Egoismo,Omertà,Ignoranza

Questi sono i mali dell'mondo.
La religione, la religione è il paraocchi della comunità, è ciò che sta tra l'ignoranza e la sapienza, st. pietro blocca da secoli l'andamento della cultura, è questa che non ci permette di studiare le cellule staminali e di salvare miglioni di vite che tiene le briglie allo Stato Italiano, i politici sono impotenti difronte al potere e alla suggestione generale della la popolazione, sono inermi. Non mi resta altro che sperare che st. pietro crolli (metaforicamente).

L'egoismo, se ognuno di noi guardasse nel proprio cuore, se i politici pensassero davvero al bene comune, se fossimo tutti cittadini del mondo, e non ci fermassimo al volere del nostro ego, ma avvessimo una veduta cosmopolita, il mondo sarebbe un posto migliore dove vivere, se George Bush, l'uomo più potente del mondo, non pensasse ai propri interessi, se... senza l'egoismo che è un po' in tutti noi allora....

Omertà, oggi un fruttivendolo in Sicilia ha ceduto, si è inginocchiato difronte i suoi aguzzini è ha dato il pizzo, oggi un muratore ha assistito a un delitto mafioso ma la paura non gli ha permesso di fare la scelta giusta, oggi diversi milioni di persone si sono arrese sono state zitte, il terrore ha avuto la meglio, questa è l'omertà.

L'ignoranza, bambini in colombia si sono venduti, hanno venduto la loro innocenza per un pezzo di pane per la famiglia, se solo quei bambini avvessero avuto la conoscenza dalla loro, se avvessero saputo che hanno dei diritti che hanno una scelta, donne in brasile si stanno svendendo se solo avvessero un'istruzione avrebbero un diverso destino...

giovedì 11 ottobre 2007

Occupare casa, un diritto?

Occupare case non è reato
ma la povertà giustifica?

Secondo una sentenza della Cassazione occupare una casa popolare, in caso di grave indigenza, non è reato. La maggioranza parla di un segno di civiltà, mentre a destra si grida all'esproprio proletario. Ma se lo Stato chiude gli occhi davanti a un'occupazione abusiva, è un passo avanti in termini di giustizia sociale o rischia piuttosto di essere un'istigazione all'illegalità?
(Protesta contro uno sgombero e a Napoli)

L'occupazione abusiva di una casa popolare da parte di un indigente non è reato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso di una donna, single con un figlio a carico, condannata dalla Corte d'appello di Roma a una multa di 600 euro, per avere occupato una casa di proprietà dell'Istituto autonomo case popolari (IACP).

La sinistra plaude alla sentenza, definita dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, "un punto fermo di grande civiltà nei diritti sociali delle persone", e Rifondazione propone di regolarizzare per legge le occupazioni per i più poveri. Di contro, la Cdl parla di "istigazione all'illegalità", la Lega grida all' esproprio proletario e Tiziana Maiolo, assessore alle Attività produttive di Milano, lancia l'allarme: "Prepariamoci a migliaia di occupazioni abusive da parte di rom nullafacenti". Intanto, le famiglie in attesa dell'assegnazione di un alloggio popolare in Italia sono 400mila e il fabbisogno, secondo i sindacati degli inquilini, arriva a un milione. Voi come la pensate? In casi estremi la povertà giustifica un reato o l'illegalità non è mai ammissibile?
(27 settembre 2007)