martedì 29 marzo 2011

SCRITTURA COLLABORATIVA

Il cielo pettinato dalle stelle acchiappava il buio notturno con reti lanciate da forme capricciose...

...Un piccolo gatto nero passeggiava per la strada, senza luci, solo le stelle sopra di lui e il ragazzo aveva molta paura ma prese delle pietre e gliene lanciò due in testa e dopo andò verso il gatto e lo mangiò.

Poverino! Così arriva presto al cielo e rimane acchiapato nelle reti da forme capricciose.

La luna alta nel buio celeste illuminava il sonno degli umani, tra i quali uno...

...sognava che aveva superpoteri e poteva volare. E quando volava guardava tutto come se lo guardasse per prima volta. È un peccato che lo spettacolo che guardava fosse un casino senza ordine che non aveva niente di speciale e dava una specie di angoscia molto profonda.

Nessuno camminava per la strada, ma il soave rumore degli uccelli nascosti sulle foglie degli alberi faceva rompere il vuoto della notte. Subitamente prova i superpoteri, ma non c’erano più. Perché? Cos’era sucesso? Perché si è svegliato, ma la notte è ancora buia ed possiamo ancora sognare che il casino lo ordiniamo noi, senza superpoteri, soltanto essendo umani .

Allievi NB2

Noi umani, noi misura, noi pazzia, noi incapaci...

E ora un po' di musica con Paolo Conte.



lunedì 28 marzo 2011

COMMENTI E FOTO OPERA

Vi invio una foto ed un video dell'Elisir d'amore. Alla fine dell'opera ciascuno aveva una versione differente dell'argomento ed alcune domande. Potrebbe essere una buona idea fare dei commenti a lezione. Per me è stata una buona esperienza vedere quest'opera "moderna". Saluti a tutti.
Mª Jesús NB1


Allievi gruppo NB1 17/19


Allievi gruppo NB1 19/21


lunedì 21 marzo 2011

CONFERENZA EOI GANDIA


Già tornati dall'opera? Solo dirvi che è stato molto soddisfacente vedervi felici tutti/e quanti/e insieme questa sera. Se inviate qualche foto e/o commentario dell'esperienza operistica li pubblicherò. Vi aspetto!!!

Ricordarvi anche che le nostre attività continueranno lunedì con...

NUTELLA:

UN DOLCE VIAGGIO TRA STORIA, GUSTO E CULTURA


CONFERENZA-DEGUSTAZIONE
a cura di
GIOVANNA VIVIAN
EOI Gandia 28 marzo 2011, ore 18.00

CI TROVIAMO ALL'OPERA

Alcuni di noi ci troveremo al Palau de les Arts di Valencia per godere dell'opera L'elisir d'amore di Donizetti. Sarà giovedì prossimo. Sotto potete trovare un po' d'informazione a proposito. Spero vi serva.

L'elisir d'amore è un'opera in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani.

Definita in partitura «melodramma giocoso», rientra a pieno titolo nella tradizione dell'opera comica, anche se in essa trova ampio spazio l'elemento patetico, che raggiunge la sua punta più alta nel brano più noto: la romanza cantata dal protagonista Nemorino, Una furtiva lagrima, brano entrato - come del resto l'intera opera - nel cosiddetto repertorio (e non a caso è stato incluso - nella versione storica cantata da Enrico Caruso - quale leitmotiv della colonna sonora del film di Woody Allen, Match Point).


L'opera andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano, che l'aveva commissionata in sostituzione di un'opera che non era stata preparata in tempo da un altro autore. Romani aveva derivato il libretto da un testo scritto l'anno prima da Eugène Scribe per il compositore Daniel Auber, Le Philtre (Il filtro).
Alla prima cantarono Sabina Heinefetter (nel ruolo di Adina), Giuseppe Frezzolini (Dulcamara), Henry Bernard Debadie (Belcore), Giovan Battista Genero (Nemorino).

Donizetti ebbe a disposizione solo quattordici giorni di tempo per consegnare il suo lavoro, sette dei quali servirono a Romani per adattare il testo di Scribe. Nonostante la gravosissima pressione riuscì tuttavia a confezionare quello che sarebbe stato - insieme al Don Pasquale e alla triade rossiniana formata da L'Italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia e La Cenerentola - uno degli esempi più alti dell'opera comica ottocentesca.

Fin dal suo apparire, l'Elisir ebbe un grande successo con trentadue repliche consecutive. A farlo immediatamente amare dagli appassionati della lirica è in particolare la tipica melodia donizzettiana che anche in questo caso accompagna motivi piacevoli che bene mettono in risalto la vena buffa del compositore bergamasco, capace di trasformare con agilità inventiva la risata in sorriso, sia pure talvolta velato di malinconia (e la già citata aria della furtiva lagrima ne è una limpida testimonianza).


sabato 12 marzo 2011

I suoni svelano la salute dell'ambiente
Le emissioni sonore annunciano i cambiamenti climatici
ROMA
Rilevare i cambiamenti climatici grazie ai suoni che caratterizzano l'ambiente: è quanto si propone di fare la "Soundscape ecology", secondo cui le emissioni sonore di un luogo ne rivelano lo stato di salute.

L'autore di questa nuova disciplina è Bryan Pijanowski, ricercatore della Purdue University di Lafayette (Usa), che, in uno studio pubblicato su BioScience, ha teorizzato il potere "predittivo" dei suoni naturali.


«I canti che gli uccelli intonano all'alba e al tramonto sono caratteristici di un luogo, per cui, se la loro intensità o il loro schema mutano, è possibile che vi siano “cambiamenti nell'aria”. - spiega Pijanowski - Allo stesso modo, il suono che proviene da una determinata zona, può aiutarci a determinare quello che sta accadendo al suo ecosistema».



Lo studioso, dopo aver esaminato oltre 35 mila registrazioni effettuate, per mezzo di sensori computerizzati, nel territorio dell'Indiana - negli Stati Uniti -, è giunto alla conclusione che i suoni naturali come il cinguettio degli uccelli, il fruscio del vento tra le foglie o, persino, l'assenza di rumore, non abbiano soltanto hanno un significato "estetico", ma possano fornire alle persone informazioni preziose su quanto accade intorno a loro.



Ecco Enya, una delle mie favorite, introdotta in natura