domenica 26 aprile 2009

64º ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE


Se cessa il vento, non calma la bufera
di Perla Maria Gubernale, STEP1

E’ festa d’aprile, si celebra l’anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Step1 ne parla con lo storico Salvatore Lupo: «non è possibile che gli italiani condividano una memoria comune... la memoria della Resistenza è di parte». Ed è inevitabile un riferimento a Berlusconi
- Leggi anche: Il 25 aprile e la trappola della "memoria condivisa"
- Dall’archivio di magnablog, troverete la storia di: 'Bella ciao'

mercoledì 22 aprile 2009

CONVEGNO DACIA MARAINI


Convegno Internazionale di Studi

Dacia Maraini

Scrittura, scena, memoria, femminismo


Universitat de València

Facultat de Filologia, Traducció i Comunicació

Valencia, 23-24 aprile 2009


PROGRAMMA

GIOVEDÌ 23 APRILE

Facultat de Filologia (Blasco Ibañez, 32). Saló d’ actes (piano terreno)


09,30 h. Accreditazione dei partecipanti

10,00 h. Inaugurazione. Saluto delle autorità accademiche

Coordina: Cesáreo Calvo (U.V.)

10,30 h. Giulio Ferroni (Univ. La Sapienza, Roma): “Scrivere a Roma intorno al ‘68”.

11,15 h. Juan Carlos de Miguel (U.V.): “Il romanzo familiare di Dacia Maraini”.

Colloquio

Coordina: Júlia Benavent (U.V.)

12,10 h. Emma Sopeña (U.V.) "Cerchiamo Emma: Dacia Maraini y el bovarismo". Colloquio.

12,35 h. Niva Lorenzini (Univ. di Bologna): “Poesía e disarmonia”. Colloquio.

13,30 h. María Consuelo De Frutos (Univ. de Santiago): “La recepción de Dacia Maraini en sus traducciones castellanas”. Colloquio

Coordina: Juan C. de Miguel (U.V.)

17,00 h. Justo Serna (U.V.): "Colomba: el bosque familiar".

17,30 h. Sonia Ravanelli (U.V.): "Confronto fra l’opera letteraria Memorie di una ladra di Dacia Maraini e la sua trasposizione cinematografica Teresa la ladra di Carlo di Palma".

Colloquio.

18,15 h. Tavola rotonda: “Letteratura italiana al femminile nel secondo Novecento”. Intervengono: Giulia Colaizzi (U.V.) moderatrice, Giulio Ferroni (Univ. Roma “La Sapienza”), Niva Lorenzini (Univ. di Bologna), Giorgio Taffon (Univ. Roma Tre)

C. M. “Lluís Vives” (Blasco Ibañez, 23). Auditorio Montaner.

20,30 h. Passi Affrettati, di Dacia Maraini. Regia dell’autrice. Lettura teatrale e dibattito. Versió en valencià. Ingresso Libero.

VENERDÌ 24 APRILE

Facultat de Filologia (Blasco Ibañez, 32). Saló d’ actes (piano terreno)

Il teatro di Dacia Maraini

Coordina: Anna Giordano (U.V.)

9,00 h. Franca Angelini (Univ. La Sapienza, Roma): “Il teatro di Dacia Maraini negli anni ‘60”.

9,30 h. Giorgio Taffon (Univ. Roma Tre): “Parola e dialogo nella drammaturgia di Dacia Maraini”.

10,15 h. Antoni Tordera (U.V.): “A vueltas con el mito de don Juan, en Dacia Maraini”

10,45 h. Carlo Dilonardo (Università di Torun - Polonia): Dialogo di una prostituta con un suo cliente e Passi affrettati: una drammaturgia tra cronaca, racconto e memoria”.

11,15 h. Colloquio sul teatro di Dacia Maraini

La Nau (c/La Universitat, 2) Sala Matilde Salvador. Matinée teatrale.

12,15 h. Gruppo teatrale CRIT, Valencia: Dialogo di una prostituta con un suo cliente. Un treno, una notte. Due atti unici di Dacia Maraini. Ingresso libero.

Facultat de Filologia. Aula 204 (2º piano)

Coordina: Antonia Sánchez Macarro (U.V.)

17,00 h. Rafael Ballester Añón (Escuela de Arte y Superior de Diseño, Orihuela) “El periodismo comprometido de Dacia Maraini”.

Colloquio.

17,30 h. Vicente Forés (U.V) con Dacia Maraini: “A dos voces: poesías originales”. Recita.

18,15 h. Dacia Maraini incontra i suoi lettori. Colloquio-dibattito.

C. M. “Lluís Vives” (Blasco Ibañez, 23). Auditorio Montaner.

20,30 h. Passi Affrettati, di Dacia Maraini. Regia dell’autrice. Lettura teatrale e dibattito. Versión en castellano. Ingresso Libero.


venerdì 3 aprile 2009

Ancora i Nomadi

Nomadi, politica e inno alla vita

Esce il disco "Allo specchio"

A tre anni di distanza dall'ultimo album di inediti esce il nuovo disco dei Nomadi dal titolo "Allo specchio". Il nuovo cd è composto da 10 canzoni tutte legate al tema della vita ma anche della politica, in gran parte scritte dai fan, riarrangiamenti di pezzi raccolti in occasione dei concerti. Solamente tre le canzoni scritte dai Nomadi: "La vita è mia", "Senza nome" e "Il ballo della sedia". C'è anche un duetto con Jarabe De Palo.

"E' il nostro disco migliore degli ultimi dieci anni" ha detto a Milano presentando il nuovo album Beppe Carletti, tastierista e storico fondatore della band, che ha definito la raccolta "un laboratorio artigianale". "Abbiamo riarrangiato testi da ragazzi non professionisti che ci hanno comunicato qualcosa. Il nostro slogan è prendere dalla gente per dare alla gente". Il disco comprende anche un duetto latineggiante con Jarabe De Palo, Lo specchio ti riflette, con un adattamento del testo in spagnolo curato dallo stesso Jarabe, già trasmesso in radio e che sarà replicato in occasione di alcune serate: i primi appuntamenti lunedì prossimo a Milano allo Smeraldo e martedì al Tendastrisce di Roma.

Di emozioni del vivere parlano gli altri brani: dai tormenti dell'amore ("Qui e Prenditi un po' di te") alla rabbia per un amico perso in una guerra inspiegabile ("Senza nome"), dalla ribellione contro chi vuole impedire che tutti siano artefici del proprio destino ("La vita mia") all'indifferenza verso i problemi altrui ("Il nulla"). Più ottimistici gli ultimi brani: "Non so io ma tu", "In questo silenzio" e soprattutto "La dimensione", poetico inno alla vita.

"Il ballo della sedia", è una sorta di atto di accusa alla classe politica. "Non potevamo non affrontare l'argomento - ha spiegato Carletti -. Ogni volta che apri il giornale si leggono sempre queste cose". Il brano, un blues con coro gospel, parla della "incoerenza di tutte le parti politiche" e del loro "attaccamento alla sedia". Ma durante la presentazione non è mancata anche qualche frecciata al Festival di Sanremo. "E' un gran baraccone - ha detto il batterista Daniele Campani -. Noi ci siamo andati ma con la nostra coerenza. Ci siamo sentiti pesci fuor d'acqua ma siamo contenti così. I giovani di oggi invece pensano di più al successo e alla tv, ma così snaturano la loro identità. Noi invece non siamo cambiati, siamo rimasti sempre coerenti".


Un regalo: Canzone per un'amica, Guccini e Nomadi.