giovedì 29 settembre 2011

BAMBINI IN GARA

Olimpiadi del gioco tradizionale: 400 bambini in gara

Eccoci tornati dalla vacanza e ancora all'EOI. Visto che non trovo offerte di viaggi interessanti in questi giorni vi offro una bellissima possibilità per tornare all'infanzia con i giochi popolari in Sardegna.



Questo weekend in Sardegna, a Baradili e Setzu, un esercito di piccoli campioni in costume pronti a sfidarsi in 22 “sport” dei primi del Novecento. Un'occasione per scoprire l'inedito territorio della Marmilla

Lo chiamano distretto culturale “evoluto” e si stenta a credere a questo aggettivo. Invece il territorio della Marmilla, una manciata di paesini da circa 400 abitanti l’uno in provincia di Oristano, è davvero un gradino più su del resto della Sardegna. Radici nel mondo primitivo e un Consorzio, le Due Giare(www.agenziasviluppoduegiare.it), che ha saputo trarre il meglio della vita semplice e ricca di una volta per creare occasioni di crescita e sviluppo culturale, di lavoro e di nuova linfa agli uffici anagrafe. Festival, workshop, sagre, teatro e alla musica ravvivano tutto l’anno, e in particolare in estate, la Marmilla. L’ultimo di questi eventi, last but not least, sono le Olimpiadi del gioco tradizionale della Sardegna, che si tengono sabato 1° e domenica 2 ottobre a Baradili e Setzu. Un viaggio nel tempo, oltre che nello spazio, con 400 bambini da 33 paesi in vestiti d’epoca che eseguono 22 “sport” dei primi del Novecento.


L’occasione è straordinaria – grazie anche ai voli low cost su Cagliari – per visitare questa zona a un’ora dalle spiagge del Sinis, con sabbia di cristalli di quarzo e mare che pare le Maldive, ma con un’offerta gastronomica incomparabile. A Baradili, il comune più piccolo dell’isola, 96 abitanti (60 effettivi) si producono i ravioli della tradizione, quelli senza conservanti, con mandorle, ricotta, spinaci, limone o zafferano nel pastificio Santa Margherita, e si dorme al Vecchio Borgo (tel. 338.6115246, www.ilvecchioborgo.net) che è anche ristorante.

A Nureci, bellissimo paesino di pietra ristrutturato con sapienza, valorizzato da murales di Angelo Pilloni e da sculture di Pinuccio Sciola, si può dormire in una dimora dell’Ottocento ben restaurata, con loggiato e 4 camere: S’omu antiga (tel. 0783.96692). A Morgongiori si mangia divinamente dalla signora Gilda che cantando intreccia la pasta per le lorighittas, sorta di orecchini a spirale da condire con sugo di carne (anche 6 camere, tel. 0783.932117).


Fa parte della stessa rete, “i sapori di ieri”, il ristorante Su Talleri (tel. 0783.990265) a Masullas: un paesino-gioiello anche per il suo convento del Seicento che ospita il nuovo Geomuseo Monte Arci con un’originalissima raccolta di minerali e fossili e ossidiane del vicino Monte Arci.


Susanna Lavazza, Corriere della sera 29/9/11