mercoledì 12 novembre 2008

Dario Fo: criminale distruggere l'università pubblica a vantaggio di quella privata

Scuole e università in rivolta

Video: L'intervento del premio Nobel all'Università Valle Giulia ieri a Roma

Lettera alle famiglie dal Consiglio di Facoltà di Ingegneria de La Sapienza di Roma

Un Paese che non investe sul proprio futuro è un Paese condannato al declino

Care famiglie,

le recenti vicende legate al mondo dell’ Università inducono docenti e studenti della Facoltà di Ingegneria della Sapienza ad informarvi su quanto sta accadendo.

Il decreto legge n.112 convertito con la legge n.133 il 6 agosto scorso avrà effetti devastanti sull’Università e la ricerca.
Richiamiamo la vostra attenzione su tre provvedimenti della legge 133.

Taglio del fondo di funzionamento ordinario delle università per un totale di 1.500 milioni di euro nei prossimi 5 anni
E’ evidente la volontà di emarginare l’ Università pubblica, rendendo ancora più difficile di quanto non sia oggi svolgere al suo interno attività di ricerca e di didattica di qualità; di indurre gli atenei (e di fatto costringerli) ad innalzare pesantemente le tasse di iscrizione e a selezionare di fatto gli accessi degli studenti alla formazione universitaria sulla base del loro reddito familiare.

Drastica riduzione delle assunzioni
Negli anni 2009, 2010 e 2011 il numero delle unità di nuovo personale docente non potrà eccedere il 20% delle unità cessate nell’anno precedente. Viene compromessa la legittima aspirazione dei giovani studiosi ad intraprendere la strada della ricerca e dell’insegnamento universitario. Al tempo stesso si verificherà un impoverimento del patrimonio di conoscenze e competenze dell’Università, di conseguenza dell’intero Paese, ed un ulteriore insensato invecchiamento del corpo docente.

Possibilità di trasformazione delle università pubbliche in fondazioni private
Un patrimonio comune di conoscenze e di sviluppo potrà essere sottratto alla collettività e trasferito nelle mani di interessi privati. Sarà compromesso il diritto allo studio, o meglio lo studio come diritto secondo il dettato costituzionale.
L’ingerenza di interessi privati limiterà la ricerca libera, presupposto indispensabile di ogni effettivo cambiamento, e renderà difficile la ricerca di base che ha prodotto alla Sapienza eccellenze di fama mondiale [...]

Per saperne di pìù:

Forum: Di’ la tua.

Uniriot: Manifestazione nazionale a Roma

Dossier: Legge 133



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