martedì 6 marzo 2007

SANREMO 2007: ho ascoltato l'album di SIMONE CRISTICCHI



Da Sanremo a casa mia ci sono 5 ore di autostrada. Io non guido. Ho paura. Meno male che c'è Stefano che si fa carico delle mie "incapacità" e mi riporta a destinazione. Durante il viaggio ascoltiamo la radio per sentire se le canzoni di Sanremo siano già "nell'aria" , ma a dir la verità in un paio d'ore di zapping becchiamo giusto la "canzone regina" e quella degli Stadio, tutto il resto è straniero: forse abbiamo solo avuto poca fortuna.

Sul sedile di dietro ho una borsa piena di cd sanremesi. Ogni artista omaggiava la stampa con almeno un singolo, alla fine della sua conferenza . A parte La Paranza, Milva e Johnny Dorelli, ho quasi tutto. Di Simone Cristicchi ho l'opera omnia. Album, libro e dvd. Ma lui oltre alla conferenza, ha anche incontrato i giornalisti al Cinema Tabarin per la presentazione del suo progetto che comprende un documentario davvero toccante sui vecchi manicomi e sui nuovi centri di igiene mentale. Testimonianze di pazienti, infermieri e medici che ci raccontano cosa sia accaduto prima della legge 180 e come stiano le cose oggi nei laboratori diurni che aggregano le persone con disagi mentali.

Il documentario e il libro "Centro d'igiene mentale" prendono spunto da alcune lettere ritrovate nel manicomio di Volterra. Lettere scritte dai pazienti, a volte vere e proprie invocazioni d'aiuto, che non arrivavano mai a destinazione e restavano ad ingiallire dentro le cartelle cliniche.

La canzone con cui Simone Cristicchi ha vinto il 57mo Festival di Sanremo, fa parte di questo stesso progetto e ne rappresenta uno dei momenti più commoventi.

"Ti regalerò una rosa" è contenuta nel nuovo album "Dall'altra parte del cancello" che a sua volta contiene l'omonimo documentario di cui vi parlavo prima. Un lavoro grande, importante, impegnato e impegnativo che avrebbe fatto onore a Simone anche se non avesse vinto il Festival.

Le altre canzoni del disco sono tutte dello stesso ottimo livello di quella che Sanremo ci ha fatto conoscere. Alcune molto divertenti ed ironiche, come L'Italia di Piero e Non ti preoccupare Giulio o la rivisitazione in chiave multietnica de L'Italiano di Toto Cotugno o il seguito naturale di Studentessa universitaria "Laureata precaria". Bellissima, anche se ha finito poi per sollevare alcune polemiche, "Legato a te" dedicata a Piergiorgio Welby, un immaginario dialogo tra l'uomo e la macchina che lo tiene in vita.

Deliziosamente retrò Il nostro tango. Caustica Nostra Signora dei Navigli dedicata alla poetessa Alda Merini.

Il mio voto all'album: 8 e mezzo

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ho ascoltato la canzone di san remo e mi è sembrata di un hip hop molto soft, no?

paolo gimmelli ha detto...

BENVENUTI!!!

Anonimo ha detto...

Ho visto -- con moltissima pazienza per la grande quantità di pubblicità sulla tv -- tutto il Festivale di Sanremo, e devo ammettere che la sua esecuzione è stata benissima, e quasi perfetta. Mi piacerebbe che il Festival d'Eurovision fosse almeno un po'come quello di Sanremo.
Sanremo è già una vera istituzione a livello mondiale.
Grazie tante RAI UNO per aver trasmesso questo grand'evento musicale.
Scusate per il mio cattivo Italiano. Grazie tante.
Giuseppe del Pino (Spagna)