domenica 18 marzo 2007

Italia, il teatro supera lo sport


I dati Federculture mostrano un forte incremento dei visitatori delle mostre: più 42,2%. Ma la spesa pubblica resta bassa

Italia, paese affamato di cultura: nel 2006 il teatro supera lo sport

Più spettatori davanti a un palcoscenico che allo stadio: 13,5 milioni contro 12,7

BARI - Sembra uno scherzo, e invece è assoluta verità: gli italiani preferiscono il teatro allo sport. Almeno questo dimostrano i dati relativi all'anno scorso: per la prima volta dopo anni, infatti, il pubblico amante del palcoscenico ha superato quello degli stadi e dei palazzetti. E anche con un notevole scarto: 13,5 milioni contro 12,7.

Le cifre 2006 sono state elaborate da Federculture, e sono state presentate nel corso della quarta Conferenza nazionale degli assessori alla Cultura e al Turismo, in corso a Bari da oggi a sabato 17 marzo, e promossa anche da Anci, Conferenza delle Regioni, Upi, Legautonomia, Uncem e Formez. Un'occasione, da parte degli addetti ai lavori, per fare il punto sull'Italia e sulla sua fame di cultura.

I fondi. Il nostro Paese destina alla cultura 1,8 miliardi di euro l'anno, contro gli oltre 5 miliardi di Gran Bretagna e Spagna. Dal 2002 al 2007, i finanziamenti statali sono scesi dallo 0,35% allo 0,29% del Pil. A compensare almeno in parte questa poca generosità ci sono gli enti locali, che destinano al settore il 3,4% del loro bilancio. Tra i grandi comuni, il più generoso è quello di Torino: 5,09%, seppure in flessione rispetto al 6,80 del 2005.

Gli eventi più amati. A sorpresa, come già detto, il teatro supera lo sport. Ma ci sono altri dati interessanti, sempre sul fronte culturale: ad esempio, nel 2006, le principali mostre organizzate nel nostro Paese hanno registrato ben 7 milioni di visitatori, con un più 42,2% rispetto al 2005. Quanto agli altri appuntamenti, oltre a quelli ormai consolidati (il Festival della filosofia di Modena, il Festivaletteratura di Mantova, il Ravello Festival, eccetera) i dati forniti al Convegno di Bari sottolineano il boom di alcune iniziative recentissime. Come la Festa del cinema di Roma (150 mila spettatori) o il Festival Economia di Trento (50 mila presenze).

La hit parade delle mostre. Stravince l'esposizione dedicata a Gauguin e Van Gogh, al museo di Santa Giulia di Brescia: oltre 541 mila visitatori. Seguono, sul podio, Antonello da Messina alle Scuderie del Quirinale di Roma (318 mila); Caravaggio e l'Europa al Palazzo Reale di Milano (313 mila). Poi, dal quarto al decimo posto: Modigliani al Vittoriano di Roma; Mantegna a Mantova; Millet, ancora al Santa Giulia di Brescia; Cina - Nascita di un impero alle Scuderie del Quirinale; Argenti a Pompei al Museo archeologico nazionale di Napoli; Raffaello alla Galleria Borghese di Roma; Manet al Vittoriano.

I musei e i siti archeologici. Qui, le cifre sono, come quasi ogni anno, da record. Lo scettro spetta ai Fori imperiali di Roma: oltre 2 milioni 784 mila spettatori, con un più 1,85% rispetto al 2005. Seguono gli scavi di Pompei (1 milione 810 mila) e il Palazzo Ducale di Venezia (un milione 499 mila).

Il punto sul turismo. Tra marzo e novembre 2006 hanno visitato il nostro Paese 32,2 milioni di stranieri. L'incremento medio, registrato nelle dieci province italiane a maggiore vocazione di turismo culturale, è stato del 18%: Roma, Venezia, Milano e Firenze sono le quattro città che hanno avuto le migliori performance. Trend negativo, anche se contenuto (meno 1%), per le province con offerta turistica di tipo prevalentemente paesaggistico (mare e montagna).

(15 marzo 2007)



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