domenica 10 gennaio 2010

ANCORA VIOLENZA XENOFOBA IN ITALIA


Immigrati in rivolta a Rosarno: feriti una donna e un bambino
8 gennaio '10
Da Novosoldo.it - Rate This

Dormono in tubi di metallo, vivono in ex fabbriche abbandonate, sono diventati l`occasione per progetti fumosi e strampalati, lavorano per pochi soldi in condizioni durissime. E soprattutto non ne possono più di sopportare la violenza gratuita di mafiosi e balordi. Lo avevano dimostrato chiaramente con la rivolta dello scorso anno. Loiero: “Quello che è successo è il frutto del clima di intolleranza xenofoba e mafiosa”.
E’ ripresa a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, la protesta degli immigrati africani dopo che giovedì pomeriggio c’erano stati scontri con le forze dell’ordine, con ferimento di alcune persone e danneggiamento di centinaia di auto. Gli immigrati sono usciti dalle due strutture di ricovero in cui sono ospitati e sono scesi in strada, scandendo slogan di protesta. Al momento non si sono verificati incidenti, ma la situazione viene seguita con molta attenzione dalle forze dell’ordine. A fare scoppiare la protesta è stato il ferimento da parte di persone non identificate di alcuni extracomunitari con un’arma ad aria compressa.


L’intervento delle forze dell’ordine – La scorsa notte a Rosarno polizia e carabinieri sono intervenuti per sgombrare la strada statale 18 che era occupata da un gruppo di immigrati che avevano partecipato alla rivolta scatenatasi ieri, con scontri con le forze dell’ordine. Gli immigrati avevano fatto rientro nelle due strutture di ricovero in cui sono ospitati, da dove sono usciti stamattina per riprendere la protesta.



Situazione esplosiva da tempo - I feriti, tra i quali c’é anche un rifugiato politico del Togo con regolare permesso di soggiorno, non destano particolari preoccupazioni, ma la volontà di reagire che, probabilmente, covava da tempo nella colonia di lavoratori ammassati nella struttura di Rosarno in condizioni ai limiti del sopportabile, e di altri nelle stesse condizioni a Gioia Tauro in locali dell’Ex Opera Sila, non ci ha messo molto ad esplodere. Armati di spranghe e bastoni, gli extracomunitari, in larga parte provenienti dall’Africa, hanno invaso la strada statale che attraversa Rosarno mettendo a ferro e fuoco alcune delle vie principali della cittadina.

Gli episodi di violenza non hanno risparmiato nulla: tutto ciò che si trovasse alla portata dei manifestanti, dalle auto, in qualche caso anche con delle persone a bordo, alle abitazioni, a vasi e cassonetti dell’immondizia che sono stati svuotati sull’asfalto. A nulla è valso l’intervento di polizia e carabinieri schierati in assetto antisommossa davanti ai più agguerriti, un centinaio di persone tenute sotto stretto controllo. Nel corso della serata sono arrivati rinforzi e, in un clima di palpabile tensione, si è intavolata una trattativa nel tentativo di fare rientrare la protesta. Nonostante questo non sono mancati i contatti, quando dal gruppo è partita una sassaiola verso le forze dell’ordine che hanno risposto.


Diversi immigrati feriti e contusi - Nel parapiglia che ne è seguito alcuni immigrati sono rimasti contusi e sono stati portati nell’ospedale di Polistena. La protesta di Rosarno si è conclusa dopo le 23, ma in precedenza, un secondo fronte si è aperto nel territorio del comune di Gioia Tauro, dove la strada statale 18 è stata bloccata. I manifestanti, nel corso della serata, proprio sulla statale 18, hanno danneggiato decine e decine di auto ed hanno bloccato una vettura con a bordo una donna e due figli. La donna é stata colpita alla testa ed ha riportato una ferita lacero contusa ed è stata costretta a scendere insieme ai figli. Quindi la vettura è stata incendiata. Tra Rosarno, l’ex fabbrica in disuso, e Gioia Tauro in un immobile dell’ex Opera Sila sono circa 1.500 gli extracomunitari che lavorano come manodopera nell’agricoltura.



Loiero: “Clima di intolleranza xenofoba” – Il presidente della Regione in serata ha sostenuto di essere molto preoccupato per ciò che è avvenuto. “E’ il frutto – ha detto – di un clima di intolleranza xenofoba e mafiosa che non riguarda ovviamente la popolazione di Rosarno, giustamente allarmata per la situazione di tensione che si è determinata con la rivolta degli extracomunitari sfruttati, derisi, insultati e ora, due di loro, feriti con un’arma ad aria compressa”. “Auspico – aggiunto Loiero – che dal ministero dell’Interno arrivi una forte iniziativa che tutelando i cittadini di Rosarno, perché sono intollerabili gli atti di vandalismo, tuteli anche quei tanti disperati contro cui per la seconda volta si è indirizzata la violenza criminale”.

Nessun commento: