Il mercato bio non conosce crisi "Settore in espansione, prezzi più bassi"
Andrea Ferrante, presidente di Aiab: "Il bio conviene alle tasche e all'ambiente"
di MARCO GRASSO

ROMA - Se ci fosse una scala cromatica per descrivere lo stato dell'economia, in questo momento si potrebbe sintetizzare così: ciò che non è nero è verde. Già, perché in questo periodo di crisi, c'è un settore che gode di ottima salute, almeno in Italia: quello dei prodotti biologici. Precipitano i consumi ma non quelli bio, che addirittura aumentano. Non solo. Secondo le associazioni di categoria, questi generi alimentari hanno resistito all'inflazione meglio dei concorrenti. Ma i risultati non sono solo economici. L'agricoltura alternativa a quella convenzionale, dicono i suoi sostenitori, non fa solo bene alle tasche ma anche all'amb
iente e aiuta a combattere i cambiamenti climatici.
L'event o. Questi temi saranno centrali domenica 5 ottobre, in occasione della nona edizione della campagna nazionale Biodomenica 2008, organizzata dall'Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab), in collaborazione con Coldiretti e Legambiente, e la partnership di Repubblica.it. Per la nona volta, produttori, consumatori e associazioni ambientaliste, si incontreranno per fare il punto sul settore biologico: verranno allestiti stand in una cinquantina di piazze italiane, dove sarà possibile degustare e informarsi. Qui l'elenco completo degli appuntamenti.
Il successo economico. L'edizione di quest'anno è all'insegna dell'ottimismo. "A fronte di una diminuzione dei consumi, negli ultimi nove mesi c'è stato un aumento costante dei prodotti biologici, c he stimiamo dal 5 al 10% - afferma Andrea Ferrante, presidente dell'Aiab - In più, la forbice dei prezzi che separa prodotti convenzionali e biologici si è ridotta in maniera sensibile. Questi ultimi hanno resistito meglio all'inflazione, grazie alla minore dipendenza dal petrolio e all'avvicinamento tra produttori e consumatori, che permette di evitare gli aumenti dovuti alla distribuzione".
L'event o. Questi temi saranno centrali domenica 5 ottobre, in occasione della nona edizione della campagna nazionale Biodomenica 2008, organizzata dall'Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab), in collaborazione con Coldiretti e Legambiente, e la partnership di Repubblica.it. Per la nona volta, produttori, consumatori e associazioni ambientaliste, si incontreranno per fare il punto sul settore biologico: verranno allestiti stand in una cinquantina di piazze italiane, dove sarà possibile degustare e informarsi. Qui l'elenco completo degli appuntamenti.
Il successo economico. L'edizione di quest'anno è all'insegna dell'ottimismo. "A fronte di una diminuzione dei consumi, negli ultimi nove mesi c'è stato un aumento costante dei prodotti biologici, c he stimiamo dal 5 al 10% - afferma Andrea Ferrante, presidente dell'Aiab - In più, la forbice dei prezzi che separa prodotti convenzionali e biologici si è ridotta in maniera sensibile. Questi ultimi hanno resistito meglio all'inflazione, grazie alla minore dipendenza dal petrolio e all'avvicinamento tra produttori e consumatori, che permette di evitare gli aumenti dovuti alla distribuzione".
Il contributo alla lotta al global warming. Ma l'argomento al centro della campagna di questa edizione saranno i cambiamenti climatici. Secondo uno studio dell'Usda (il Dipartimento dell'agricoltura a mericano), un campo coltivato ad agricoltura biologica trattiene fino a sei volte la quantità di carbonio per ettaro, e permette di risparmiare quasi il 50% di energia rispetto ad una coltivazione con metodi convenzionali. Il bilancio energetico è migliore anche nei confronti di un appez zamento non lavorato ( 20%). Un'altra ricerca dell'Università di Vienna, sostiene che anche mangiare bio rid uce del 30% l'inquinamento.
Un settore d

(1 ottobre 2008)
- Conosci la situazione dell'agricoltura biologica in Spagna?
- Pensi che i cibi biologici possano risolvere la situazione attuale dell'agricoltura? In che modo?
- In che modo pensi che possano incidere sull'economia del tuo paese?
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