sabato 12 febbraio 2011

STUDI E PROSTITUZIONE

Prostituzione giovanile: sempre di più per pagare bollette e rette universitarie


E' Sono sempre di più le persone che dicidono di prostituirsi per far fronte al lavoro che non c'è, per pagarsi gli studi o semplicemente per potersi permettere il superfluo. Secondo un'indagine di Studenti.it ancora in corso, per il 30% degli utenti questa è un'alternativa possibile se mancano i soldi per studiare oppure un'occupazione. Il fenomeno non è solo italiano e, con la crisi, potrebbe aggravarsi.

E' il mestiere più antico del mondo e oggi non è più un tabù. I costumi sono cambiati, la comunicazione tra le persone è veloce e a ricorrere a questo espediente sono sempre più persone: giovani che fuggono da lavori sottopagati e dal precariato, donne che non riescono a far quadrare il bilancio familiare, studenti e studentesse che cercano un modo per guadagnare bene ma che non li distolga troppo dalla vita universitaria.


Ma da trasmissioni come Le iene emerge anche il fenomeno delle baby prostitute, studentesse delle scuole superiori che lo fanno per potersi permettere il superfluo, accessori firmati & co.



Il fenomeno non è solo italiano. In Francia una ricerca del 2006 metteva in evidenza che 2 studenti su 100 si prostituivano per potersi pagare gli studi, sempre più cari. Anche l' Inghilterra, nello stesso periodo, aveva visto crescere il fenomeno in seguito al triplicarsi delle rette universitarie.



E in Italia? Un'inchiesta di StudentiMagazine del 2006 ha rivelato che il 21% delle studentesse usa il proprio corpo per pagarsi gli studi. Erano anni lontani dagli attuali tagli sull'università: tagli ai fondi degli atenei ma anche al 95% delle borse di studio. Come reagiranno gli studenti? Il fenomeno aumenterà?

Da : Studenti.it

È giustificabile prostituirsi se non si trova lavoro o non si hanno soldi per studiare?

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