mercoledì 14 luglio 2010

CAMPEONES, OÉ, OÉ, OÉ...
























La nazionale iberica campione del mondo per la prima volta nella storia: decide un gol del centrocampista nel secondo tempo supplementare. Sul sinistro di Robben due grandissime occasioni nei 90', per l'Olanda continua la maledizione: terza finale persa su tre disputate


JOHANNESBURG, 11 luglio - È rosso il colore della vittoria. Le gambe d'oro, quelle di Iniesta, per la Stella e per la Coppa. Al Soccer City di Johannesburg è spagnolo il sapore della storia, per la prima volta Mondiale. Il centrocampista iberico decide la finale mondiale nel secondo tempo supplementare, al termine di una prestazione mostruosa e di una partita che non sembrava mai sbloccarsi, fino alla zampata del numero 6 che regala la Coppa del Mondo alla Spagna.

LA SPAGNA COMANDA, L'OLANDA PESTA - Inizio marcato Spagna, che fa tremare gli avversari al 5': Xavi pennella su punizione, Sergio Ramos di testa impegna Stekelenburg, poi Piquè viene chiuso sulla ribattuta. La replica oranje è affidata a Kuyt, che approfitta di un errore di Xabi Alonso in posizione di playmaker basso e prova a concludere immediatamente, Casillas attento non si fa sorprendere.La Spagna dirige il gioco e il tititac iberico si avvicina di nuovo a Stekelenburg: all'11' Sergio Ramos salta Kuyt dopo una grande giocata Xavi-Villa-Iniesta, diagonale troppo angolato messo in corner: sugli sviluppi Villa sul secondo palo non inquadra lo specchio e colpisce l'esterno della rete. L'Olanda per ora pesta caviglie e poco più, Van Persie si prende il giallo per un'entrataccia su Capdevila. Puyol non è da meno e al 17' un suo tackle sulla caviglia di Robben pareggia i conti dei cartellini, Sneijder scarica da 35 metri il destro, centrale, Casillas è piazzato.

PIOVONO GIALLI, JABULANI DISPETTOSO - Robben scalda il dribbling, Van Bommel e Sergio Ramos si guadagnano altri cartellini per due entratacce, De Jong alza l'asticella ed entra con un calcio volante dritto sul petto di Xabi Alonso, per Webb è ancora giallo. La noia domina e allora ci pensa lo Jabulani a ravvivare il fuoco del match con un rinvio di De Jong a restituire la sfera alla Spagna, la palla rimbalza male e scavalca Casillas, uscendo di un niente, sfiorando la beffa Mondiale. Robben e Sneijder iniziano a carburare, ma è sul sinistro di Mathijsen, al 37', l'occasione più importante per gli Oranje: il difensore liscia clamorosamente la conclusione in piena area di rigore. L'Olanda chiude in crescendo, è Robben nel recupero a scaricare il sinistro velenoso, deviato in corner da Casillas.

AD UN CALCIO DAL PARADISO - Nel primo quarto d'ora della ripresa Van Bronckhorst porta a sei i cartellini della partita, Xavi prova su punizione ma il match non si sblocca. Heitinga continua la danza dei gialli, poi reclama un rigore (sacrosanto) per una trattenuta di Sergio Ramos ma il difensore oranje era in fuorigioco. Pedro finisce il suo mondiale, Del Bosque lancia Jesus Navas nella mischia. Ma è il 62° il minuto in cui la storia può colorarsi d'arancione: Sneijder pesca Robben in verticale ma l'Olanda si ferma ad un calcio dal paradiso, perché l'ala mancina si fa ipnotizzare da Casillas in un uno contro uno durato due, tre secondi di eternità: deviazione decisiva e palla fuori per la disperazione di sei milioni di tifosi. La partita continua tra un'accelerazione ed un giallo: cartellino a Capdevila, occasionissima per Villa al 70'. Jesus Navas mette al centro un pallone che Heitinga svirgola, Villa può colpire sottomisura ma Heitinga ripara con una scivolata con cui si immola sul diagonale.

SERGIO RAMOS E ROBBEN, CHE CHANCES! - Cambia anche Van Marwijk, fuori uno spossato Kuyt per la freschezza di Elia, l'ennesimo Under 20 di questo Mondiale di giovani. Ma è il momento della Spagna: alla mezz'ora prima Villa di sinistro, poi Sergio Ramos da solo in piena area di testa vanno vicinissimi alla rete. Ancora Spagna, stavolta con Iniesta in piena area che non trova lo spazio per concludere. Ma quando gli iberici salgono in blocco, con la manovra all'interno della metà campo avversaria, l'Olanda si riscopre letale: rilancio dalla difesa, sponda di Van Persie e Robben si beve Puyol, presentandosi di nuovo davanti a Casillas che si guadagna la gratitudine di tutto un popolo bloccando di nuovo l'avversario. L'olandese si infuria per una trattenuta di Puyol e si becca il giallo. A cinque minuti dalla fine Del Bosque getta Fabregas nella mischia per Xabi Alonso, centrocampo della Roja con tutti palleggiatori: il finale, con i 3' di recupero, non lascia spazio che ai supplementari.

OVERTIME, DOMINIO SPAGNA - Fabregas, lanciato da Iniesta, si divora una gigantesca occasione solo davanti a Stekelenburg, con Villa furioso in attesa dell'ultimo passaggio. Sull'altro fronte Mathijsen di testa svetta su Sergio Ramos ma non inquadra lo specchio. Spagna ancora sprecona con Iniesta che gigioneggia troppo in piena area senza lucidità, mentre sull'altro fronte Van der Vaart entra a giocarsi la finale per De Jong, Olanda sbilanciatissima e in balia degli avversari, Van Bronckhorst, poco prima di lasciare il campo per lasciare spazio a Braafheid, salva sul diagonale di Jesus Navas, poi Fabregas prova da fuori ma il suo rasoterra non è preciso.

VILLA OUT, IN CAMPO TORRES - Fuori la Maravilla, dentro il Nino: ecco l'ultima mossa di Del Bosque per giocarsela e magari deciderla prima dei rigori. Heitinga stende Iniesta lanciato a rete, secondo giallo al 5' del secondo supplementare e Olanda in 10. Xavi spreca la punizione ma gli arancioni sono alle corde, Van der Wiel continua la carrellata di ammonizioni e Robben viene graziato da Webb quando calcia a gioco abbondantemente fermo il pallone, sarebbe stato doppio giallo anche per lui.

INIESTA FA LA STORIA AL 117' - Solo questione di tempo, perché all'ultima ripartenza la Spagna finalmente passa: contropiede di Navas, palla a Torres che crossa per Iniesta: sfera intercettata una prima volta, ma nei piedi di Fabregas che serve di nuovo il centrocampista, stavolta il destro non lascia scampo a Stekelenburg. E' doppietta, dopo l'Europeo, per la Spagna, tra le lacrime di felicità di Casillas e quelle di dolore di Torres, per un infortunio. Il calcio mondiale si declina in spagnolo, per l'Olanda continua la maledizione delle finali, tre volte sconfitta all'ultimo atto. Ma è così nella vita e nelle finali: non esiste il pareggio.

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