La Sardegna travolta da un ciclone che
porta morte e distruzione. La perturbazione che dalla mattina di ieri
sta portando forti temporali e piogge abbondantissime, ha provocato
esondazioni e imponenti allagamenti. Una bomba d'acqua che ha visto
cadere circa 450 millilitri di pioggia in 12 ore.
Si parla di 18 morti e più di 2700 sfollati ospitati in alberghi o da parenti oltre ad una quantità impressionante di feriti.
La
provincia più colpita è Olbia dove si registrano tredici vittime.
Tre
persone sono morte in seguito al crollo di un terrapieno tra Olbia e
Tempio, in località Monte Pino.
In provincia di Nuoro è morto un poliziotto mentre era in servizio di scorta ad un'ambulanza: mentre passavano lungo un ponte sul fiume Cedrino, il viadotto ha ceduto e l'auto è precipitata. Gli altri tre colleghi a bordo sono gravi.
Sono
quasi 500 i chilometri di viabilità provinciale coinvolti in crolli,
frane, ostruzioni e allagamenti. La
rete idrica è in tilt a causa dei black out elettrici e dei danni
dovuti alle esondazioni. Il sistema fognario è intasato a causa
dell'ingorgo di raccolta delle acque. L'emergenza più grave è a
Dorgali e Oliena, nel nuorese, dove la condotta che alimenta i due
paesi è stata spazzata via della forza dell'acqua. Problemi si
registrano però in mezza Regione: blocchi nei collettori fognari in
provincia di Oristano e Cagliari. Problemi anche agli acquedotti tra
le province di Cagliari, Nuoro e Ogliastra. Si segnalano criticità
anche sulla rete elettrica con più di 10mila utenze senza corrente.
A Olbia è stato dichiarato il lutto cittadino per domani, giorno in
cui si celebreranno i funerali delle vittime. Le scuole resteranno
chiuse fino a venerdì.
Danni ingenti sono stati registrati nella campagna. Moltissimi i campi coltivati allagati con danni ai macchinari agricoli. Frane, smottamenti e straripamenti dei fiumi e dei canali hanno reso impraticabili molte strade rurali. Pesanti le conseguenze anche per gli allevamenti (numerosi i capi andati dispersi). Da qui la richiesta dell'immediata dichiarazione dello stato di calamità.
Danni ingenti sono stati registrati nella campagna. Moltissimi i campi coltivati allagati con danni ai macchinari agricoli. Frane, smottamenti e straripamenti dei fiumi e dei canali hanno reso impraticabili molte strade rurali. Pesanti le conseguenze anche per gli allevamenti (numerosi i capi andati dispersi). Da qui la richiesta dell'immediata dichiarazione dello stato di calamità.
Sono
oltre 600 gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco. Quattro
sezioni operative di vigili del fuoco sono partite dal Lazio e dalla
Toscana per aiutare nelle operazioni di soccorso.
L’Esercito,
su richiesta delle prefetture competenti, ha messo in campo uomini e
mezzi per concorrere alle operazioni di soccorso in Sardegna. Cento i
volontari della Croce Rossa (Cri) scesi in campo per l’emergenza
maltempo. Dalla
mattina di ieri tutte le Sale Operative Provinciali sono state
allertate.
Prima
e dopo la tragedia.
Maltempo, “ il ciclone mediterraneo colpirà tutta l’Italia”
Si
prevede diffuso maltempo in tutta Italia a causa del ciclone
mediterraneo Cleoptara che ha colpito la Sardegna in queste ore.
Sulle
diverse aree si superano già picchi pluviometrici di 100-200mm, con
danni, allagamenti e frane, soprattutto sulla Calabria dove rimane
alta l’allerta meteo nelle prossime ore per rischio locali
nubifragi o forti temporali al Centrosud.
Il
ciclone mediterraneo terrà sotto scacco l’Italia per tutta la
settimana, muovendosi dal Tirreno verso l’Adriatico, poi tornando
indietro e passando per il Nord Italia. Piogge e temporali sono così
attesi nei prossimi giorni un po’ su tutti i settori, pur alternati
a qualche pausa asciutta e soleggiata, mentre sulle Alpi nevicherà
mediamente oltre 1100-1500m.
Da
giovedì arriverà un po’ di freddo, riportando anche la neve
sull’Appenino. Si prevedono fiocchi sotto i 1000m al Nord, anche in
collina al Nordovest e l’alta pressione, potrebbe latitare a lungo
dall’Italia, causando tempo spesso piovoso almeno sino a fine
mese.
La
previsione per le prossime ore.
Possibili
cause del ciclone
La
causa della formazione del ciclone può essere l'apparizione di un
sistema di bassa pressione che hanno origine nel Mar Mediterraneo.
Queste
basse pressione sono in grado di sviluppare una particolare violenza,
specialmente se questo si verifica perché il basso acquisisce alcune
caratteristiche tropicali o subtropicali.
In
questo caso, il sistema di bassa pressione generato un'incredibile
tempesta marittima attraverso il settore su cui è stato posizionato.
Inoltre, le forti piogge generate nei paesi di cui sopra, e una
grande circolazione ciclonica tempesta di sabbia tratte da
nell'interno dell'Africa.
Allievi NA1 EOI Gandia
Tratto da: La Repubblica, La Stampa e il Corriere della Sera 19/11/13
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