Idea nata a Pavia, apprezzata all'estero:
di ANDREA BETTINI
Promotrice di questa campagna è l'associazione culturale "L'arte di vivere con lentezza", fondata un paio di anni fa a Pavia da alcuni amici, e che oggi può contare su circa 500 aderenti. "Abbiamo iniziato a confrontarci e ci siamo resi conto che c'è un bisogno diffuso di rallentare", spiega il presidente Bruno Contigiani, che lavora come consulente a Milano. "Ridurre ogni tanto la velocità permette di riflettere e di avere più attenzione verso sé stessi e gli altri". Con un pizzico di umorismo hanno anche stilato 21 "comandalenti", piccole regole che permettono di ridurre lo stress, come visitare la propria città per evitare un lungo viaggio verso una località lontana o svegliarsi cinque minuti prima per fare colazione senza fretta.
La Giornata della lentezza, che nella prima edizione ha avuto un grande s
A New York, che nell'immaginario collettivo è la capitale della vita frenetica, i giorni dedicati alla promozione della lentezza saranno addirittura tre. Dal 25 al 27 febbraio, la metropoli americana ospiterà infatti il primo Festival della lentezza. Anche lì si svolgeranno dibattiti e incontri, mentre a Union Square si proporrà ai newyorkesi di partecipare a dei giochi di strada e i "vigili della lentezza" fermeranno i frettolosi.
Sarà, insomma, un'occasione per riflettere su come utilizzare al meglio il proprio tempo. Perché forse la lumaca e la tartaruga, con la tranquillità che le contraddistingue, riescono a gustarsi meglio il paesaggio rispetto a chi sfreccia in autostrada. E adeguarsi al loro passo, ogni tanto, non fa poi così male.
- Cosa penseresti se un vigile ti fermasse per strada perché cammini troppo velocemente?
- Pensi che la gente si potrebbe abituare a ritmi di vita e di lavoro più lenti?
- Cos'è che ci spinge ad andare sempre di fretta?
- Potresti aggiungere altri “comandalenti” all’elenco?
- Quale proposta faresti per un "appuntalento" nella tua città?