Una pioggia di sfere colorate ha invaso la scalinata di Trinità dei Monti
I vigili hanno fermato Graziano Cecchini, già autore del blitz dello scorso ottobre
Palline di plastica in piazza di Spagna l'autore "colorò" Fontana di Trevi
L'azione "ha uno sponsor" per via del costo, 20.000 euro
Le palline lanciate in piazza di Spagna
ROMA - Cinquecentomila palline di plastica colorate sono state lanciate a Roma da Trinità dei Monti, rimbalzando sulla famosa scalinata, sino ad arrivare ai piedi della "Barcaccia", la fontana di Piazza di Spagna, tra lo stupore di passanti e turisti. Molti di loro hanno raccolto le palline per portarle via come "ricordo indimenticabile di questa vicenda". Autore del gesto, Graziano Cecchini, l'uomo che tinse di rosso l'acqua della Fontana di Trevi nell'ottobre scorso. "E' un'operazione artistica che documenta con l'arte il problema che abbiamo in Italia - ha detto lo stesso Cecchini sul posto - ci raccontano tante bugie che non sono né di destra né di sinistra".
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IL PRECEDENTE: FONTANA DI TREVI
Cecchini è in stato di fermo insieme ad altre tre persone (una delle quali minorenne) con l'accusa di interruzione di pubblico servizio. Domattina sarà processato per direttissima. A bloccarlo sono stati i carabinieri, arrivati in piazza di Spagna immediatamente dopo l'azione rivendicata con un volantino. Sul quale si legge: "Tattarattatà: i fratelli d'Italia si son rotti le palle. Dal rosso Trevi alla quadricromia. Noi futuristi ascendiamo verso le vette più eccelse e più radiose e ci proclamiamo signori della luce perché già beviamo alle vive fonti del sole. Una macchia di colore vi tumulerà. Noi siam da tempo calpesti, derisi, perché non abbiam governi decisi".
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IL PRECEDENTE: FONTANA DI TREVI
Cecchini è in stato di fermo insieme ad altre tre persone (una delle quali minorenne) con l'accusa di interruzione di pubblico servizio. Domattina sarà processato per direttissima. A bloccarlo sono stati i carabinieri, arrivati in piazza di Spagna immediatamente dopo l'azione rivendicata con un volantino. Sul quale si legge: "Tattarattatà: i fratelli d'Italia si son rotti le palle. Dal rosso Trevi alla quadricromia. Noi futuristi ascendiamo verso le vette più eccelse e più radiose e ci proclamiamo signori della luce perché già beviamo alle vive fonti del sole. Una macchia di colore vi tumulerà. Noi siam da tempo calpesti, derisi, perché non abbiam governi decisi".
Per compiere il gesto, Cecchini si è addirittura procurato uno sponsor: un sito internet di suonerie per cellulari, il cui logo campeggiava sul giubbino che aveva indosso. C'era bisogno di uno sponsor, ha spiegato, a causa del costo elevato dell'operazione ("20 mila euro"), molto di più di quanto "investì" lo scorso ottobre per acquistare il colorante rosso con il quale tinse l'acqua della Fontana di Trevi.
I vigili urbani hanno chiuso la scalinata di Piazza di Spagna e l'area attorno alla fontana per permettere all'Ama di ripulire, un'operazione terminata poco dopo le 14. Cecchini verrà con molta probabilità multato, con "un ammontare variabile come spiegano i vigili. Il Comune ha intenzione di chiedere i danni.
"Un comportamento inaccettabile. Errare humanum est, perseverare è diabolico - ha commentato l'assessore comunale alla Sicurezza, Jean Leonard Touadi - la ricerca di pubblicità a spese dell'immagine di una città non è divertente. Certo, se uno fa le cose una volta e non accade nulla si permette di rifarlo, soprattutto se diventa un eroe e viene accolto in tutte le tv".
(16 gennaio 2008)
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