lunedì 21 maggio 2007

Corna italiane

CORNA: LE DONNE VOGLIONO SAPERE

Sorpresa: il tradimento omosessuale non ferisce il partner

di Carlo Alessi

Se mi tradisci me lo devi dire. A pensarla così è il 74% degli italiani, evidentemente molto lontani dal famoso detto: lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

C’è voglia di consapevolezza in tema di corna e il desiderio è molto più manifesto tra le donne (76% delle intervistate) che non tra gli uomini (69%).

Cade quindi il tabù del non voler sapere, del mitico cornuto contento che non vuole rendersi conto delle “distrazioni” della partner per un quieto vivere fatto di tanta comodità e nessuna sincerità. Sono cambiati i tempi, la consapevolezza è dunque un valore e non più un disastro.

Poco è invece cambiato nel dopo, infatti è consistente maggioranza (il 61%) di quanti considerano il tradimento la fine del rapporto di coppia. A non perdonare sono più le donne (66%) che gli uomini (55%).

Il pruriginoso sondaggio, svolto dalla Swg per un settimanale italiano di costume, approfondisce un argomento di non facile divulgazione tra gli amici in fase di confidenze intime: cosa accade se un lui ti tradisce per un altro uomo o una lei per un’altra donna?

I rapporti omosessuali sono quelli che feriscono di meno il o la partner, forse sono tranquillizzati dall’impossibilità di un confronto diretto con il rivale.

Così l’essere traditi con una persona dello stesso sesso (tradimento eterosessuale) ferisce di piu' (per il 61% degli uomini e il 48% delle donne), mentre di fronte ad una scappatella omosessuale il 38% delle donne e il 24% degli uomini si dichiara meno infastidito.

Inchieste a parte, sempre corna sono e vale la pena di analizzare il fatto che oggi in Italia la propensione al tradimento non ammette più distinzioni di sesso. Le donne tradiscono quasi quanto gli uomini, mentre il tradimento sembra essere accettato per le donne e non costituisce più un disonore familiare.

Addio, insomma, alla monogamia del passato, tramontata la famiglia di tipologia patriarcale e l'evasione sessuale non rappresenta più un tabù. Attualmente anche molte coppie salde si dichiarano aperte a vivere esperienze diverse, anche grazie ad una società più dinamica ed effervescente che permette alla coppia momenti di arricchimento che le salva dalla monotonia.

La dimostrazione è nel fenomeno dello scambio di coppia cui ricorrono persone legate che desiderano fare un'esperienza “fuori dal comune”; tuttavia, non si può parlare di un fenomeno frequente, ma di una realtà abbastanza presente, basti pensare a luoghi come i club privée in cui si praticano gli scambi di coppia.

“Più di parlare di scambismo, parlerei di infedeltà. – ha precisato la psicologa Paola Nicolini in un’intervista rilasciata all’ottimo settimanale Oltrenews.it- All'interno di una coppia quando non si trova più uno stimolo, lo si va a ricercare in un terzo e la coppia, a mio parere, deve tenere in considerazione l'ombra del terzo, perché oggigiorno siamo sovrastimolati da affetto relazionale, abbiamo bisogno di entrare in contatto con gli altri, sia nell'ambito lavorativo che in quello extralavorativo. Quindi, ritagliarsi nell'arco della settimana, dei momenti propri al di fuori di quelli con il partner è positivo, senza aver il timore di essere traditi, ma comprendendo che si possono avere delle possibilità; ed è necessario affrontarle parlando invece di chiudere la porta.”

La situazione cambia, assumendo contorni più ambigui e pesanti, quando si è in presenza di tradimento omosessuale. “In quel caso entra in gioco una questione di identità. – ha osservato l'esperta a Oltrenews.it - Chi subisce il tradimento si tormenta convincendosi di non aver mai conosciuto bene il proprio partner nella sua identità sessuale e quest'ombra, di riflesso, come uno specchio, prende forma in un'incertezza sulla persona stessa che si domanda chi è veramente e cosa è successo e perché è successo.”

venerdì 11 maggio 2007

Maggio dei monumenti 2007

A maggio Napoli fiorisce; spettacoli, mostre, iniziative, che trasformeranno la città in un immenso museo a cielo aperto. Nel Maggio dei Monumenti, il capoluogo partenopeo accoglie una programmazione di eventi che ha pochi eguali: complice il clima, gli straordinari paesaggi e lo sterminato patrimonio artistico e museale, Napoli diventa la capitale della cultura e dello spettacolo. Una scommessa cominciata anni fa, e oggi lo possiamo affermare, perfettamente riuscita. Un risultato raggiunto con il tempo e la costanza, grazie anche al lavoro sinergico delle istituzioni, e grazie alla formidabile vivacità degli operatori della cultura e dello spettacolo.

Quest'anno, il Maggio a Napoli indagherà il lato oscuro della città del sole per antonomasia: il tema "I misteri di Napoli" racconterà le leggende, i miti, l'arcano che, dalla sua fondazione, accompagnano la nostra città. A partire da quella che vuole che la sua sorte sia legata alla fragilità di un uovo sotterrato nelle fondamenta del Castel dell'Ovo, passando, con le visite guidate, attraverso il fascino macabro del cimitero delle Fontanelle, con tutte le storie fiorite su quel prodigioso accumulo di resti, giungendo poi all'avanguardia di un genio della multimedialità come Brian Eno, con i suoi 77 milioni di immagini dedicate a Napoli.

I quattro Grandi Eventi che si snoderanno durante altrettanti week end e declineranno il tema del mistero in tutti i suoi aspetti; così come le visite guidate, che saranno, per i turisti e gli stessi napoletani, un'affascinante viaggio dell'ignoto della nostra storia.

In ogni piazza e in ogni strada ci saranno tracce del fermento che questo mese porta con sé, segnali che i napoletani e i turisti potranno seguire per essere pienamente coinvolti in questa magica atmosfera. Tracce a volte evidenti e a volte nascoste, segnali di una città antichissima e moderna, che si affaccia, come una nobile signora, dai merli delle sue fortezze sul terzo millennio.


il programma

1. Il 3, 4 e 5 maggio, al Castel dell'Ovo e alla Casina Pompeiana, il tema dato "Il noir, l'horror, il thriller e il mistery nella letteratura e nella cinematografia a confronto con la storia di Napoli", verrà interpretato dalla manifestazione "L'uovo di Napoli - I misteri del capoluogo partenopeo";
2. Il 10, 11, 12 e 13 maggio al Castel Nuovo, per "Rappresentazioni di leggende, miti e arcani legati alla storia della città", si svolgerà la rassegna "Maschere, Misteri e Musica";
3. Il 19 e 20 maggio al centro storico, presso i maggiori monumenti e nei parchi, per "Le magie delle arti di strada", la manifestazione "Parchi, Piazze Vicoli e Misteri" farà invadere Napoli da duecento tra musicisti, mimi, giocolieri e acrobati;
4. Il 26 e 27 maggio, sul lungomare da Bagnoli a Vigliena, "Alchimie di suoni e colori". "77 Million Paintings for Naples", un affascinante progetto multimediale ideato dal genio visionario di Brian Eno.


Valeria Valente
Assessore al Turismo, Grandi Eventi e Pari Opportunità
del Comune di Napoli

lunedì 7 maggio 2007

Riccardo Scamarcio - L'attore più gettonato del cinema italiano parla del suo ultimo film


Ormai è diventato quasi impossibile andare al cinema e non trovare sul grande schermo Riccardo Scamarcio, l'attore più richiesto dai registi italiani negli ultimi tempi e diventato il sogno proibito di molte ragazze italiane. E' lui il 'principe' bello, ribelle, ma anche un po' tenebroso, che riesce a farsi adorare da tutte soltanto con uno sguardo.

Il ruolo che l'attore pugliese svolge nel suo ultimo film, "Mio Fratello E' Figlio Unico" - nelle sale dal 20 aprile 2007 - non ha niente a che vedere con lo Step 'spaccacuori' di "Tre Metri Sopra Il Cielo" prima e di "Ho Voglia Di Te" dopo. Nella pellicola diretta da Daniele Luchetti, Scamarcio si trasforma in Manrico, fratello di Accio (interpretato dall'altro protagonista Elio Germano).

Non a caso, questa è un'intervista doppia nella quale i due attori raccontano i loro personaggi e quello che significa dover confrontarsi continuamente con un fratello che è esattamente l'opposto di quello che l'altro rappresenta, sia da un punto di vista personale sia per quanto riguarda l'ideologia politica.

Come spiega Riccardo, Manrico "è il fratello maggiore ed è un personaggio scansonato e pieno di vitalità... ama le cose belle della vita pur essendo impegnato nella rivoluzione studentesca". A differenza di Accio, che è un ragazzo molto più idealista e in continua ricerca della propria identità, che deve lottare contro la figura del fratello maggiore - considerato da tutta la famiglia come un personaggio vincente. Nonostante questa apparente diversità, Scamarcio sostiene che "il legame di sangue tra i due fratelli prevale su qualasiasi ideale: questa è la vittoria del bene e della pace in un senso metaforico".

"Mio Fratello E' Figlio Unico" è ambientato tra Latina, Roma e Torino e si svolge nel corso di due decenni fondamentali per la storia della vita sociale italiana contemporanea, a cavallo tra gli anni '60 e '70.